martedì 30 settembre 2014

Atelier di Sostenibilità Ambientale B



Corso di Studi: Magistrale: Architettura e culture del progetto
Anno di corso: 1-2
Tipologia organizzazione didattica: Atelier sostenibilità ambientale


Insegnamento: Composizione architettonica e urbana
Ore di attività in aula: 100
CFU: 8
SSD: ICAR/14
Ambito: Progettazione architettonica e urbana
Tipologia: B
Docente Titolare: Patrizia Montini Zimolo

Insegnamento: Tecnologia dell'architettura
Ore di attività in aula: 75
CFU: 6
SSD: ICAR/12
Ambito: Discipline tecnologiche per l'architettura e la produzione edilizia
Tipologia: B
Docente Titolare: Massimo Rossetti


Obiettivi formativi (conoscenze, competenze, capacità/abilità)

Composizione architettonica e urbana
Il modulo di Composizione Architettonica nell'Atelier Sostenibilità Ambientale introduce lo studente alle tecniche della progettazione di architetture per la sostenibilità, che siano appropriate alla modificazione e trasformazione di ambienti e città, in vista di uno sviluppo sostenibile. Il modulo si propone di sviluppare la ricerca delle strategie di intervento mirate e responsabili, consapevoli che oggi ogni intervento di trasformazione dell’ambiente e della città deve implicare, in un'ottica di risparmio collettivo delle risorse, un' attenzione ai valori propri di ogni luogo e contesto culturale.

Tecnologia dell'architettura
Il modulo di Tecnologia dell’Architettura intende trasmettere allo studente un corpus di conoscenze finalizzate a un approccio critico al progetto tecnologico dell’architettura, con particolare riferimento alle tematiche di sostenibilità. Obiettivo del modulo è fornire gli strumenti necessari per analizzare, valutare e infine scegliere le soluzioni tecniche più idonee in considerazione del tema di progetto e del contesto ambientale, con particolare riferimento alla coerenza tra tecniche costruttive e aspetti formali, nell’ottica di una sostenibilità di lungo periodo, legata quindi all’intero ciclo di vita dell’edificio.

Fisica tecnica ambientale
Il modulo di Fisica tecnica ambientale nell'Atelier Sostenibilità Ambientale introduce lo studente alle tecniche legate alla definizione progettuale operativa delle strategie di risparmio energetico e delle risorse ambientali. Il modulo si propone di sviluppare le conoscenze adeguate al miglioramento dell’efficienza energetica e dell’uso delle energie rinnovabili.
Il modulo si sviluppa attraverso lezioni tematiche e teoriche, ed esercitazioni pratiche coordinate e legate al progetto che gli studenti svolgono.


Programma
Post-Suburbia
Gli agglomerati urbani africani dovranno essere progettati per far fronte alle pressioni demografiche e migratorie introducendo nuove strategie di rigenerazione urbana e di miglioramento della città esistente tenendo insieme la ricca cultura d'origine con le possibilità tecniche e tecnologiche offerte dal nostro tempo.
Il progetto d'architettura deve sapere dar voce a un modo diverso di abitare realizzato con pochi mezzi, con un controllo delle risorse che garantisca l'uso delle energie naturali dando luogo ad un originale mix di soluzioni.
Progettare in un terra come l'Africa richiede la capacità di misurare pratiche e strategie d'intervento, nel rideclinare il termine stesso di sostenibilità in un paese che si muove con modalità di crescita e livelli di sviluppo ben diversi da quelli occidentali.
Nel contesto poi dell'Africa sub-sahariana, dove l'insediamento informale autocostruito rappresenta la norma, questa libertà dell'aggregazione deve essere assunta come componente nella forma dei nuovi agglomerati abitativi, fortemente legati al luogo da un autentico rapporto di necessità. Si dovrebbe arrivare a proporre un'idea di “intensità urbana” più generale, una strategia di densificazione sostenibile applicabile anche in altre zone dell'Africa.
Luogo della sperimentazione progettuale è la regione del Benin, dove il nuovo piano regolatore prevede:
  • di potenziare e concentrare gli insediamenti lungo grandi fasce di espansione intorno al “centro” di agglomerati già esistenti;
  • di portare l'insediamento lungo la principale direttrice viaria introducendo strategie territoriali di contenimento delle metropoli in crescita o di individuazione di fasce di espansione, luoghi di aggregazione e nuove attrezzature collettive comprese;
  • contribuire al miglioramento delle condizioni di vita nei quartieri degradati di oggi nel assorbirne la popolazione e introducendo un disegno di sviluppo del territorio sostenibile. 
Tema centrale è la progettazione di nuovi luoghi centrali fortemente legati ai nuclei abitativi esistenti e in forte crescita con cui disegnare una differente geografia dell'habitat africano. I progetti dovranno misurarsi con il carattere insediativo dei nuovi edifici pubblici legato alla loro vocazione di essere insieme luogo di vita della comunità con i suoi patii, corti, giardini, alberi e recinti, che rimandano a una dimensione -tra il dentro e il fuori- che danno un'identità particolare e pongono delle nuove relazioni tra gli insediamenti e il territorio.


Post-Suburbia
The African urban agglomerations must be designed to face the demographic and migratory pressures launching new strategies for urban regeneration and improvement of the existing city, holding together the original rich culture with the present technical and technological possibilities.
The architectural project needs to give voice to a different way of dwelling, achieved with few resources, with a control of resources that guarantees the use of natural energies, producing an original mix of solutions.
Designing in a place like Africa requires the skill to calibrate practices and plans of action, rethinking the word “sustainability” itself, in a country that moves on with a kind of growth and levels of development that are very different from western ones.
Moreover, in sub-Saharan Africa context, where self-construction is the majority of cases, this freedom of aggregation should be taken as part of the shape of new housing districts, strongly linked to the site from a real relationship of needs. The target should be to propose an idea of more general ​​"urban intensity", a strategy of sustainable densification also usable in other parts of Africa.
The North region of Benin is the site of the experimental project, where the new Urban Development Plan provides:
  • to strengthen and focus the expansion of settlements along great bands around the "centre" of existing agglomerations;
  • to bring the settlement along the main road direction, introducing spatial strategies to contain the growing metropolis or to focalize expansion areas, including places of aggregation and service;
  • to contribute to the improvement of living conditions in present slums to assimilate the population and introducing a plan of sustainable development of the territory.
The control strategy typical of western urban plans tends to lose its effectiveness compared to a predominance of the informal settlement.
The result is rather the development of neighbourhoods autonomous from the central area and from the existing agglomerates, whether they are residential – intended to multiply as dimension and identity in time – commercial, or tourist.

Metodi didattici
I tre moduli disciplinari sono strettamente integrati. L’attenzione agli aspetti tecnologici e alle strategie di risparmio energetico e delle risorse ambientali del progetto rientra nell’ambito di un’intelligente e misurata operazione concettuale che tenga conto delle specificità del sito, delle risorse economiche ed energetiche e del contesto sociale. In particolare, è fondamentale, come primo “livello” di intervento, un adeguato inserimento ambientale, dove fattori quali l’orientamento, la volumetria, il rapporto tra pieni e vuoti, la distribuzione interna, ecc., siano declinati in funzione delle caratteristiche climatiche del luogo. Una reale efficienza energetica, a qualsiasi latitudine, passa necessariamente attraverso un corretto inserimento dell’edificio nel contesto ambientale.
A tale primo “livello” è possibile inoltre affiancare lo sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili, possibilmente integrate all’edificio, ma sempre utilizzate partendo dalle effettive risorse disponibili in loco, evitando acrobazie o forzature tecniche che negherebbero la natura sostenibile di tale operazione. Infine, è necessario prestare particolare attenzione alla scelta di materie prime e prodotti a ridotto impatto ambientale (di derivazione naturale, a bassa energia incorporata, provenienti da produzione locale, ecc.). Il raggiungimento di un soddisfacente risultato progettuale, indipendentemente dalla sua natura formale, dipende essenzialmente dalla capacità di integrare e gestire tali aspetti complementari.

The attention to the technological and …....... of the project is part of an intelligent and measured conceptual operation that takes into account the peculiarity of the site, the economic and energetic resources and the social context. In particular, it is essential, as first "level" of work, an adequate environmental setting, where factors such as orientation, volume, the relationship between full and voids, the internal distribution, etc., are all declined in function of the climatic characteristics of the site. A real energy efficiency, at any latitude, necessarily goes through the proper integration of the building in the environmental context.
At this first "level" is also possible to combine the use of renewable energy sources, possibly integrated into the building, but always exploited from the local available resources, avoiding unusual techniques that would deny the sustainable nature of the operation. Finally, it is necessary to pay special attention to the choice of raw materials and products with low environmental impact (naturally derived, with low embodied energy, from local production, etc.). A satisfactory project result, regardless its formal nature, depends especially from the ability to integrate and manage these complementary aspects.


Modalità di verifica dell’apprendimento
Il modulo si sviluppa attraverso lezioni ed esercitazioni progettuali pratiche e si propone di sviluppare la capacità progettuale attenta e responsabile legata all’architettura per la sostenibilità.
E previsto uno stretto coordinamento tra le discipline che sono integrate nell'atelier, Fisica Tecnica Ambientale e Tecnologia dell'Architettura, in funzione del tema di progetto. Il programma prevede infatti dei Seminari che segnino le tappe di avanzamento dell'esercitazione progettuale, che si configura come il principale luogo di incontro e scambio dei saperi che convergono nel progetto.
Il tema proposto da Post-Suburbia consente una generalità di approccio ad alcune questioni affrontate, arrivando a proporre edifici pubblici per alcuni luoghi dell'Africa sub sahariana,che siano anche soluzioni che potrebbero essere applicate in tante altre parti dell'Africa. L'Atelier si configura come uno spazio possibile di intreccio tra la didattica e la ricerca.

Come attività complementare dell'Atelier è prevista l'organizzazione di un'attività di tirocinio in Benin con riconoscimento crediti formativi, per misurare la fattibilità dei progetti e verificare la sostenibilità delle strategie di progetto.

Testi di riferimento
Marco Aime, “Le nuvole dell'Atakora”, EDT, Torino, 2002.
Alberto Arecchi, “Abitare in Africa. Architetture, villaggi e città nell'Africa subsahariana dal passato al presente”, Mimesis, Milano, 1998.
Benno Albrecht, “Conservare il futuro. Il pensiero della sostenibilità in architettura”, Il Poligrafo, Padova, 2012.
(a cura di) Valerio Bini, Martina Vitale Ney, Incontri a margine. Culture urbane nell' Africa contemporanea, Franco Angeli Editore, Milano, 1a edizione 2012. 
Domenico Luciani e Patrizia Boschiero con Marco Aime “Taneka Beri”, Fondazione Benetton Studi Ricerche con Antiga Edizioni, Treviso, 2011.
Alain Sinou, Jacqueline Poinsot, Jaroslav Sternadel, Les villes d'Afrique noire: politiques et operations d'urbanisme et d'habitat entre 1650 et 1960, Paris: La documentation francaise, 1989.
Alain Sinou "Porto Novo: ville d'Afrique noire" , Marseille, Parentheses: Orstom, 1989
Jacques Soulillou, Françoise Doutreuwe Salvaing, Rives coloniales: architectures, de Saint-Louis à Douala, Marseille, Editions Parenthèses, 1993.
Patrizia Montini, “La mia Africa”, Anfione Zeto15, Il Prato, Padova, 2003.
Bianca Triaca, Itinerari in Benin: storia, arte, cultura, COE, Milano, 1997.
Flavia Vaccher, cura, “Sensi di viaggio nell'antico regno del Dahomey, Giornale IUAV 117, 2012.

AA.VV., Atlanti del cemento, delle murature, del vetro, dell'acciaio, UTET, Torino, 1998.
John May, con Anthony Reid, Architettura senza architetti. Guida alle costruzioni spontanee di tutto il mondo, Rizzoli, Milano, 2010.
Edward Mazria, Sistemi solari passivi, Franco Muzzio Editore, Padova, 1990.
Giovanni Morabito, Forme e tecniche dell’architettura moderna, Officina, Roma, 1990.
Bernard Rudofsky, Architettura senza architetti: una breve introduzione all’architettura non-blasonata, Editoriale Scientifica, Napoli, 1977.
Victor Olgyay, Progettare con il clima, Franco Muzzio Editore, Padova, 1981.
Maria Chiara Torricelli, Romano Del Nord, Paolo Felli, Materiali e tecnologie dell’architettura, Laterza, Bari, 2001.

Orario e modalità di ricevimento
Il ricevimento degli studenti avverrà alla fine dell’attività del Atelier nella stessa aula a disposizione per le lezioni o qualora si presenti una particolare esigenza in momenti da concordare coi singoli docenti e collaboratori.