Corso di Studi: Magistrale: Architettura e culture del
progetto
Anno di corso: 1-2
Tipologia organizzazione didattica: Atelier sostenibilità ambientale
Insegnamento: Composizione
architettonica e urbana
Ore di attività in aula: 100
CFU: 8
SSD: ICAR/14
Ambito: Progettazione architettonica e urbana
Tipologia: B
Docente Titolare: Patrizia Montini Zimolo
Insegnamento:
Tecnologia dell'architettura
Ore di attività in aula: 75
CFU: 6
SSD: ICAR/12
Ambito: Discipline tecnologiche per l'architettura e la
produzione edilizia
Tipologia: B
Docente Titolare: Massimo Rossetti
Obiettivi
formativi
(conoscenze, competenze, capacità/abilità)
Composizione architettonica e urbana
Il modulo di Composizione Architettonica nell'Atelier
Sostenibilità Ambientale introduce lo studente alle tecniche della
progettazione di architetture per la sostenibilità, che siano appropriate alla
modificazione e trasformazione di ambienti e città, in vista di uno sviluppo
sostenibile. Il modulo si propone di sviluppare la ricerca delle strategie di
intervento mirate e responsabili, consapevoli che oggi ogni intervento di
trasformazione dell’ambiente e della città deve implicare, in un'ottica di
risparmio collettivo delle risorse, un' attenzione ai valori propri di ogni
luogo e contesto culturale.
Tecnologia dell'architettura
Il modulo di Tecnologia dell’Architettura
intende trasmettere allo studente un corpus
di conoscenze finalizzate a un approccio critico al progetto tecnologico
dell’architettura, con particolare riferimento alle tematiche di sostenibilità.
Obiettivo del modulo è fornire gli strumenti necessari per analizzare, valutare
e infine scegliere le soluzioni tecniche più idonee in considerazione del tema
di progetto e del contesto ambientale, con particolare riferimento alla coerenza
tra tecniche costruttive e aspetti formali, nell’ottica di una sostenibilità di
lungo periodo, legata quindi all’intero ciclo di vita dell’edificio.
Fisica tecnica ambientale
Il modulo di Fisica tecnica ambientale nell'Atelier Sostenibilità
Ambientale introduce lo studente alle tecniche legate alla definizione
progettuale operativa delle strategie di risparmio energetico e delle risorse
ambientali. Il modulo si propone di sviluppare le conoscenze adeguate al
miglioramento dell’efficienza energetica e dell’uso delle energie rinnovabili.
Il modulo si sviluppa attraverso lezioni tematiche e teoriche, ed
esercitazioni pratiche coordinate e legate al progetto che gli studenti
svolgono.
Programma
Post-Suburbia
Gli agglomerati urbani africani dovranno essere progettati per far
fronte alle pressioni demografiche e migratorie introducendo nuove strategie di
rigenerazione urbana e di miglioramento della città esistente tenendo insieme
la ricca cultura d'origine con le possibilità tecniche e tecnologiche offerte dal
nostro tempo.
Il progetto d'architettura deve sapere dar voce a un modo diverso di
abitare realizzato con pochi mezzi, con un controllo delle risorse che
garantisca l'uso delle energie naturali dando luogo ad un originale mix di
soluzioni.
Progettare in
un terra come l'Africa richiede la capacità di misurare pratiche e strategie
d'intervento, nel rideclinare il termine stesso di sostenibilità in un paese
che si muove con modalità di crescita e livelli di sviluppo ben diversi da
quelli occidentali.
Nel contesto
poi dell'Africa sub-sahariana, dove l'insediamento informale autocostruito
rappresenta la norma, questa libertà dell'aggregazione deve essere assunta come
componente nella forma dei nuovi agglomerati abitativi, fortemente legati al luogo da un autentico
rapporto di necessità. Si dovrebbe arrivare a proporre un'idea di “intensità
urbana” più generale, una strategia di densificazione sostenibile applicabile
anche in altre zone dell'Africa.
Luogo della sperimentazione progettuale è la regione
del Benin, dove il nuovo piano regolatore prevede:
- di potenziare e concentrare gli insediamenti lungo grandi fasce di espansione intorno al “centro” di agglomerati già esistenti;
- di portare l'insediamento lungo la principale direttrice viaria introducendo strategie territoriali di contenimento delle metropoli in crescita o di individuazione di fasce di espansione, luoghi di aggregazione e nuove attrezzature collettive comprese;
- contribuire al miglioramento delle condizioni di vita nei quartieri degradati di oggi nel assorbirne la popolazione e introducendo un disegno di sviluppo del territorio sostenibile.
Tema centrale è la progettazione di nuovi luoghi centrali
fortemente legati ai nuclei abitativi esistenti e in forte crescita con cui
disegnare una differente geografia dell'habitat africano. I progetti dovranno
misurarsi con il carattere insediativo dei nuovi edifici pubblici legato alla
loro vocazione di essere insieme luogo di vita della comunità con i suoi patii,
corti, giardini, alberi e recinti, che rimandano a una dimensione -tra il
dentro e il fuori- che danno un'identità particolare e pongono delle nuove
relazioni tra gli insediamenti e il territorio.
Post-Suburbia
The
African urban agglomerations must be designed to face the demographic and
migratory pressures launching new strategies for urban regeneration and
improvement of the existing city, holding together the original rich culture
with the present technical and technological possibilities.
The
architectural project needs to give voice to a different way of dwelling,
achieved with few resources, with a control of resources that guarantees the
use of natural energies, producing an original mix of solutions.
Designing
in a place like Africa requires the skill to calibrate practices and plans of
action, rethinking the word “sustainability” itself, in a country that moves on
with a kind of growth and levels of development that are very different from
western ones.
Moreover,
in sub-Saharan Africa context, where self-construction is the majority of
cases, this freedom of aggregation should be taken as part of the shape of new
housing districts, strongly linked to the site from a real relationship of
needs. The target should be to propose an idea of more general "urban
intensity", a strategy of sustainable densification also usable in other
parts of Africa.
The
North region of Benin is the site of the experimental project, where the new
Urban Development Plan provides:
- to strengthen and focus the expansion of settlements along great bands around the "centre" of existing agglomerations;
- to bring the settlement along the main road direction, introducing spatial strategies to contain the growing metropolis or to focalize expansion areas, including places of aggregation and service;
- to contribute to the improvement of living conditions in present slums to assimilate the population and introducing a plan of sustainable development of the territory.
The
control strategy typical of western urban plans tends to lose its effectiveness
compared to a predominance of the informal settlement.
The
result is rather the development of neighbourhoods autonomous from the central
area and from the existing agglomerates, whether they are residential –
intended to multiply as dimension and identity in time – commercial, or tourist.
Metodi didattici
I tre moduli disciplinari sono strettamente integrati.
L’attenzione agli aspetti tecnologici e alle strategie di risparmio energetico
e delle risorse ambientali del progetto rientra nell’ambito di un’intelligente
e misurata operazione concettuale che tenga conto delle specificità del sito,
delle risorse economiche ed energetiche e del contesto sociale. In particolare,
è fondamentale, come primo “livello” di intervento, un adeguato inserimento
ambientale, dove fattori quali l’orientamento, la volumetria, il rapporto tra
pieni e vuoti, la distribuzione interna, ecc., siano declinati in funzione
delle caratteristiche climatiche del luogo. Una reale efficienza energetica, a
qualsiasi latitudine, passa necessariamente attraverso un corretto inserimento
dell’edificio nel contesto ambientale.
A tale primo “livello” è possibile inoltre affiancare lo
sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili, possibilmente integrate
all’edificio, ma sempre utilizzate partendo dalle effettive risorse disponibili
in loco, evitando acrobazie o
forzature tecniche che negherebbero la natura sostenibile di tale operazione.
Infine, è necessario prestare particolare attenzione alla scelta di materie
prime e prodotti a ridotto impatto ambientale (di derivazione naturale, a bassa
energia incorporata, provenienti da produzione locale, ecc.). Il raggiungimento
di un soddisfacente risultato progettuale, indipendentemente dalla sua natura
formale, dipende essenzialmente dalla capacità di integrare e gestire tali
aspetti complementari.
The
attention to the technological and …....... of the project is part of an
intelligent and measured conceptual operation that takes into account the
peculiarity of the site, the economic and energetic resources and the social
context. In particular, it is essential, as first "level" of work, an
adequate environmental setting, where factors such as orientation, volume, the
relationship between full and voids, the internal distribution, etc., are all
declined in function of the climatic characteristics of the site. A real energy
efficiency, at any latitude, necessarily goes through the proper integration of
the building in the environmental context.
At this
first "level" is also possible to combine the use of renewable energy
sources, possibly integrated into the building, but always exploited from the
local available resources, avoiding unusual techniques that would deny the
sustainable nature of the operation. Finally, it is necessary to pay special
attention to the choice of raw materials and products with low environmental
impact (naturally derived, with low embodied energy, from local production,
etc.). A satisfactory project result, regardless its formal nature, depends
especially from the ability to integrate and manage these complementary aspects.
Modalità di
verifica dell’apprendimento
Il modulo si sviluppa attraverso lezioni ed esercitazioni
progettuali pratiche e si propone di sviluppare la capacità progettuale attenta
e responsabile legata all’architettura per la sostenibilità.
E previsto uno stretto coordinamento tra le discipline che
sono integrate nell'atelier, Fisica Tecnica Ambientale e Tecnologia
dell'Architettura, in funzione
del tema di progetto. Il programma prevede infatti dei Seminari che segnino le
tappe di avanzamento dell'esercitazione progettuale, che si configura come il
principale luogo di incontro e scambio dei saperi che convergono nel progetto.
Il tema proposto da Post-Suburbia consente una generalità di approccio
ad alcune questioni affrontate, arrivando a proporre edifici pubblici per
alcuni luoghi dell'Africa sub sahariana,che siano anche soluzioni che
potrebbero essere applicate in tante altre parti dell'Africa. L'Atelier si
configura come uno spazio possibile di intreccio tra la didattica e la ricerca.
Come attività complementare dell'Atelier è prevista l'organizzazione di
un'attività di tirocinio in Benin con riconoscimento crediti formativi, per
misurare la fattibilità dei progetti e verificare la sostenibilità delle
strategie di progetto.
Testi di
riferimento
Marco Aime, “Le nuvole dell'Atakora”, EDT, Torino, 2002.
Alberto Arecchi, “Abitare in Africa. Architetture, villaggi
e città nell'Africa subsahariana dal passato al presente”, Mimesis, Milano,
1998.
Benno Albrecht, “Conservare il futuro. Il pensiero della
sostenibilità in architettura”, Il Poligrafo, Padova, 2012.
(a cura di) Valerio Bini, Martina
Vitale Ney, Incontri
a margine. Culture urbane nell' Africa contemporanea, Franco Angeli Editore,
Milano, 1a edizione 2012.
Domenico Luciani e Patrizia Boschiero
con Marco Aime “Taneka Beri”, Fondazione Benetton Studi Ricerche con Antiga
Edizioni, Treviso, 2011.
Alain Sinou, Jacqueline Poinsot,
Jaroslav Sternadel, Les villes d'Afrique noire: politiques et operations
d'urbanisme et d'habitat entre 1650 et 1960, Paris: La documentation francaise,
1989.
Alain Sinou "Porto Novo:
ville d'Afrique noire" , Marseille, Parentheses: Orstom, 1989
Jacques Soulillou, Françoise Doutreuwe Salvaing, Rives
coloniales: architectures, de Saint-Louis à Douala, Marseille, Editions Parenthèses,
1993.
Patrizia Montini, “La mia Africa”, Anfione
Zeto15, Il Prato, Padova, 2003.
Bianca Triaca,
Itinerari in Benin: storia, arte, cultura, COE, Milano, 1997.
Flavia Vaccher, cura, “Sensi di viaggio
nell'antico regno del Dahomey, Giornale IUAV 117, 2012.
AA.VV., Atlanti del cemento, delle murature, del vetro,
dell'acciaio, UTET, Torino, 1998.
John May, con Anthony Reid, Architettura
senza architetti. Guida alle costruzioni spontanee di tutto il mondo,
Rizzoli, Milano, 2010.
Edward Mazria, Sistemi solari passivi,
Franco Muzzio Editore, Padova, 1990.
Giovanni
Morabito, Forme e tecniche dell’architettura moderna, Officina, Roma,
1990.
Bernard Rudofsky, Architettura senza
architetti: una breve introduzione all’architettura non-blasonata,
Editoriale Scientifica, Napoli, 1977.
Victor
Olgyay, Progettare con il clima, Franco Muzzio Editore, Padova, 1981.
Maria
Chiara Torricelli, Romano Del Nord, Paolo Felli, Materiali e tecnologie
dell’architettura, Laterza, Bari, 2001.
Orario e modalità
di ricevimento
Il ricevimento
degli studenti avverrà alla fine dell’attività del Atelier nella stessa aula a
disposizione per le lezioni o qualora si presenti una particolare esigenza in
momenti da concordare coi singoli docenti e collaboratori.
